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Mercoledì 22 Febbraio 2006
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Altavilla. Gli istituti hanno ovviato ai tagli di bilancio
del Ministero
Gratis la contabilità col pc Ditta regala il programma alle scuole di
ragioneria
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(n. rez.) Dai libri ai programmi informatici, grazie ad un
software gratuito. La Abaco, una
software house di Altavilla, ovvero
un'azienda che progetta programmi per sistemi informatici, ha
offerto a tutte le scuole di ragioneria della provincia di Vicenza,
ed anche a Padova e Verona, una versione del proprio programma per
la gestione della contabilità nelle piccole e medie aziende, con
licenze gratuite, e studiato appositamente per l'insegnamento.
L'azienda informatica fornisce il
programma di
contabilità "Dinamico" alle scuole, lo installa, insegna ai docenti come
usarlo, e fornisce assistenza in caso di problemi, il tutto
gratuitamente. Le adesioni sono state fino ad ora una decina, da
parte di scuole sparse tra Montecchio Maggiore, Vicenza, Valdagno,
Bassano, Verona ed Este. In questo modo gli istituti scolastici
hanno la possibilità di avvicinare il loro livello tecnologico a
quello delle aziende, senza dover attingere risorse dai loro
bilanci. Da questa operazione, tra la didattica ed il commerciale,
sembrano guadagnarci un po' tutti, scuola, alunni ed azienda. La
professoressa Paola Bisognin, che si è occupata della realizzazione
del progetto nell'istituto tecnico commerciale ex Luzzati di Alte di
Montecchio, giudica positivamente l'operazione. «È molto
importante che le aziende private sostengano le scuole - ha
commentato l'insegnante dell'istituto tecnico -. Con i tagli da
parte del Ministero non ci sono più soldi, ed avere un programma di
gestione della contabilità semplice da usare e totalmente gratuito
ci permette di utilizzare le risorse economiche per altri
investimenti. Lo usiamo per tutte le classi, dalle prime,
impegnate nelle fatturazioni, alle quinte che operano sui bilanci.
Il programma permette agli studenti di avvicinarsi al mondo del
lavoro, dove questo particolare strumento informatico è molto
diffuso. E' un segno positivo che la scuola si apra al mondo, come è
già successo con il programma di lettura dei quotidiani in classe».
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